Ben forte e radicato in me è l’odio per i vigliacchi. E non parlo affatto di chi, per paura e sacrosanta voglia di vivere, abbandoni una guerra voluta da altri. No, parlo di quelle masse amorfe che comodamente, nel caldo delle loro case, al sicuro e lontano da guerre e miseria, si permettono di gioire per la morte di esseri umani.
Li odio. Odio la loro esistenza repressa, frustrata, inutile, che li spinge a gioire per le disgrazie altrui. Dal collega troppo in gamba, alle coppie felici, fino alla morte di 700 persone. D’altronde perché non dovrebbero? Non siamo noi occidentali, la razza superiore? Non siamo noi quelli che sono in pericolo? Non siamo noi quelli che “la merce ci è entrata fin dentro i polmoni” e “ci chiamano cose diventate persone?”
La libertà di pensiero e parola,di espressione è alla base di questa corsa, affannata e disperata, nel dar il peggio di noi. Tra una risata con un nostro simile, una sensazione di impunibilità, di esercizio del nostro libero pensiero.
Ma la libertà non è nulla, se prima non ti reputi responsabile. Senza responsabilità non sei libero,ma solo un pirla che vomita il suo rancore, la sua inadeguatezza nei confronti della tua vita
E visto che sei vigliacco/a te la prendi con chi è facile attaccare. Hai anche la scusa per gli imbecilli: il buonismo. Tanto non guardi mai le origini del problema ( bombardare paesi, rubare risorse, finanziare colpi di stato e gruppi terroristici), no tu sei convinto che si debba dire abbbasta e tutto si sistemi. Hai gioco facile visto le politiche imperialiste e colonialiste disastrose, le parole a vuoto della classe politica. Non ti accorgi nemmeno che il capitalismo d’assalto, fuori prepara guerre, alimenta il terrorismo (gli stessi che avete appoggiato contro gheddafi e assad) devasta popoli, è lo stesso che ti impone la precarietà, ti toglie diritti sociali e non vuole che diventino realtà quelli civili.
700. Che ti piaccia o no, erano persone. Dici che codesta è retorica buonista? Certo, per una testa di cazzo lo è. Però pensa che il sangue, il cuore, le vene, un po’ d’amore, alcune risate, qualche lacrima per un abbandono, un parente che manca e uno che invece è di troppo, ecco queste cose mica sono divise dalla religione, dalla politica. Non credo.
Non vuol dire che siamo tutti uguali e meritiamo tutti lo stesso rispetto. Tu che gioisci della morte di questi 700 non lo meriteresti. Non ti auguro nulla, solo di vivere la tua miserabile vita e di leggere i tuoi miserabili giornali. L’idiozia è peggio rispetto a qualsiasi condanna a morte. Non crea nemmeno martiri, dissidenti santi. Solo stronzi,anzi no…Dalla merda nascono i fiori e tu aspiri a troppo,no. Non sei nulla. Solo invidia,rancore,malessere che non vuol esser curato.
Vivere è difficile e complesso, non sempre facciamo le azioni giuste. Sbagliamo tutti. Difficile essere coerenti e senza contraddizioni, è facile lasciarsi travolgere dalla ferocia, dal cinismo alla cazzo di cane. Tutti più o meno ci siamo passati. Poi rifletti. E puoi chiedere scusa.
Non solo per questi 700,ma anche per le maledizioni che hai tirato contro alle gente che reputi più fortunata di te, e invece di lottare per migliorare, ti senti al sicuro nel tuo scialbo rancore e nella tua acida invidia. Non è questione di razza, perché tu non sei razzista, sei misantropa/o. Affoghi nel mare della tua disperata futilità. In fin dei conti sei annagata/o come quei 700.
Loro però non volevano annegare. Scappavano. Sai, se ti bombardano casa, se vivi nella miseria, forse scapperesti anche te. A bordo della ruspa di Salvini. Vi vedo già in fila,perché siete vigliacchi e non lottereste, non vi ribellereste, nonostante ora facciate capire tutto il contrario. Vi hanno invaso la vostra sacra terra, quelli della mafia.Ma voi nulla. Nessuna sceneggiata sotto casa dei mafiosi. Quelli sparano.
Meglio gioire per la morte dei 700.
Il mio odio mi oscura la capacità di riflettere, per un attimo vi augurerei la stessa fine. L’idiozia ti trascina sempre al suo livello. Ma io sono anche far autocritica e riprendermi. Facciamo così noi comunisti
Cosa che a voi non capita. Tanto siete lontani dalle guerre, dalle pallottole, dalle torture, Poveracci.