Archivio | aprile, 2015

700

20 Apr

Ben forte e radicato in me è l’odio per i vigliacchi. E non parlo affatto di chi, per paura e sacrosanta voglia di vivere, abbandoni una guerra voluta da altri. No, parlo di quelle masse amorfe che comodamente, nel caldo delle loro case, al sicuro e lontano da guerre e miseria, si permettono di gioire per la morte di esseri umani.

Li odio. Odio la loro esistenza repressa, frustrata, inutile, che li spinge a gioire per le disgrazie altrui. Dal collega troppo in gamba, alle coppie felici, fino alla morte di 700 persone. D’altronde perché non dovrebbero? Non siamo noi occidentali, la razza superiore? Non siamo noi quelli che sono in pericolo? Non siamo noi quelli che “la merce ci è entrata fin dentro i polmoni” e “ci chiamano cose diventate persone?”

La libertà di pensiero e parola,di espressione è alla base di questa corsa, affannata e disperata, nel dar il peggio di noi. Tra una risata con un nostro simile, una sensazione di impunibilità, di esercizio del nostro libero pensiero.

Ma la libertà non è nulla, se prima non ti reputi responsabile. Senza responsabilità non sei libero,ma solo un pirla che vomita il suo rancore, la sua inadeguatezza nei confronti della tua vita

E visto che sei vigliacco/a te la prendi con chi è facile attaccare. Hai anche la scusa per gli imbecilli: il buonismo. Tanto non guardi mai le origini del problema ( bombardare paesi, rubare risorse, finanziare colpi di stato e gruppi terroristici), no tu sei convinto che si debba dire abbbasta e tutto si sistemi. Hai gioco facile visto le politiche imperialiste e colonialiste disastrose, le parole a vuoto della classe politica. Non ti accorgi nemmeno che il capitalismo d’assalto, fuori prepara guerre, alimenta il terrorismo (gli stessi che avete appoggiato contro gheddafi e assad) devasta popoli, è lo stesso che ti impone la precarietà, ti toglie diritti sociali e non vuole che diventino realtà quelli civili.

700. Che ti piaccia o no, erano persone. Dici che codesta è retorica buonista? Certo, per una testa di cazzo lo è. Però pensa che il sangue, il cuore, le vene, un po’ d’amore, alcune risate, qualche lacrima per un abbandono, un parente che manca e uno che invece è di troppo, ecco queste cose mica sono divise dalla religione, dalla politica. Non credo.

Non vuol dire che siamo tutti uguali  e meritiamo tutti lo stesso rispetto. Tu che gioisci della morte di questi 700 non lo meriteresti. Non ti auguro nulla, solo di vivere la tua miserabile vita e di leggere i tuoi miserabili giornali. L’idiozia è peggio rispetto a qualsiasi condanna a morte. Non crea nemmeno martiri, dissidenti santi. Solo stronzi,anzi no…Dalla merda nascono i fiori e tu aspiri a troppo,no. Non sei nulla. Solo invidia,rancore,malessere che non vuol esser curato.

Vivere è difficile e complesso, non sempre facciamo le azioni giuste. Sbagliamo tutti. Difficile essere coerenti e senza contraddizioni, è facile lasciarsi travolgere dalla ferocia, dal cinismo alla cazzo di cane. Tutti più o meno ci siamo passati. Poi rifletti. E puoi chiedere scusa.

Non solo per questi 700,ma anche per le maledizioni che hai tirato contro alle gente che reputi più fortunata di te, e invece di lottare per migliorare, ti senti al sicuro nel tuo scialbo rancore e nella tua acida invidia. Non è questione di razza, perché tu non sei razzista, sei misantropa/o. Affoghi nel mare della tua disperata futilità. In fin dei conti sei annagata/o come quei 700.

Loro però non volevano annegare. Scappavano. Sai, se ti bombardano casa, se vivi nella miseria, forse scapperesti anche te. A bordo della ruspa di Salvini. Vi vedo già in fila,perché siete vigliacchi e non lottereste, non vi ribellereste, nonostante ora facciate capire tutto il contrario. Vi hanno invaso la vostra sacra terra, quelli della mafia.Ma voi nulla. Nessuna sceneggiata sotto casa dei mafiosi. Quelli sparano.

Meglio gioire per la morte dei 700.

Il mio odio mi oscura la capacità di riflettere, per un attimo vi augurerei la stessa fine. L’idiozia ti trascina sempre al suo livello. Ma io sono anche far autocritica e riprendermi. Facciamo così noi comunisti

Cosa che a voi non capita. Tanto siete lontani dalle guerre, dalle pallottole, dalle torture, Poveracci.

l’eroe delle teste di cazzo

10 Apr

Il tizio che ieri, nel palazzo di giustizia di Milano, ha ucciso barbaramente delle persone, non può che esser visto come un eroe in questo sciagurato paese.

L’essenza, l’anima, del fascismo sono ben presenti in questo codardo popolino, che nascondendosi dietro allo squadrismo o a una pagina di facebook vomitano tutta la loro inutilità di esseri post-umani.  La cattiveria gratuita, mescolata ora a una sorta di purezza della razza,ora a un rivoltante vittimismo, è la linea che unisce quelli che inneggiano a codesto assassino e quelli che difendono la polizia e le sue azioni alla Diaz.

Da una parte i liberali più scemi, ( quelli della medio borghesia repressa) e i fascistoidi scarto del popolo, sono uniti da sempre su due punti:la ricerca di un nemico più debole da sottomettere, e l’entusiasmo per quelle forze che applicano la violenza in loro vece. Per questo chi esalta la figura di un delinquente senza buona causa, è molto vicino a chi non trova nulla da ridire sulle forze della polizia, durante la mattanza in quella scuola a Genova.

In tempo di crisi la rabbia aumenta e non si può contenere. Il popolo agisce d’istinto e spesso sbaglia,perché vede dei nemici in categorie nette e precise, che non richiedono conoscenze e organizzazione. Meglio alzare la voce contro la casta, il rom, il gay,un nemico che possa attirare l’attenzione immediata di altri disperati. Perché attaccando loro e non il capitalismo, non ci mettiamo mai in gioco. Così possiamo fare la file per l’ultimo modello dello smartphone e in fila fare la figura dell’eroe del popolo, bestemmiando contro i politici. Possiamo sentirci difesi da chi vuol spianare i campi dei nomadi, che effettivamente rompono i coglioni, ma non ci domandiamo mai: ” Scusa Salvini,ma quando vai a spianare le case dei mafiosi, quando vai sotto la casa di un boss e lo inviti ad andarsene o peggio per lui?” Non lo faranno mai. Il rom è un bersaglio perfetto, perché unisce un sentimento popolare diffuso ed è un elemento da secoli poco gradito. La mafia spara, la mafia detiene l’economia in zone dove si doveva tutelare la sacralità del suolo, del suo modello di vita, eppure era meglio prendersela con i neri, i marocchini. Il popolo festante applaude e cosi sia.

Un atto come la Diaz dovrebbe universalmente metter d’accordo tutti. I codardi, i vigliacchi, hanno attaccato delle persone che stavano dormendo. Un’azione svoltasi all’interno di un istituto, non nella guerriglia della strada. Eppure qualche oligofrenico,anzi chiedo venia agli oligofrenici, qualche avanzo umano ha avuto il coraggio di dire: dovevano pestare di più.

Si dice: non raccogliamo le provocazioni. Ebbene non ne abbiamo raccolte abbastanza penso. Quanto meno una forte azione politica,deve far in modo che certe persone non abbiano la facoltà di insultare quotidianamente e in modo grossolano, squallido, schifoso, gente vittima di una inaccettabile violenza dello stato .

Il crollo dell’ideologia comunista ha lasciato le masse a sguazzare nella merda del populismo. Il quale è sempre un elemento che guarda e porta a destra. Quella reazionaria, violenta, di pochissimi contenuti, se non l’odio gratuito e la vigliaccheria di prendersela con i bersagli più comodi.

La mancanza di un partito comunista organizzato capace di saper donare il senso della critica e lotta politica alle masse, si sente e anche tanto.

Venti anni di dialoghi fumosi, per quanto giusti nella forma e sostanza, non hanno coinvolto un popolo del tutto abbandonato a sé stesso e alle sue paure. Nondimeno questi atteggiamenti squallidi sono stati presi dalle classi medio-alte per creare un’unione tra borghesia conservatrice e chiusa nei suoi privilegi e masse di zoticoni. felici di sentirsi rappresentare da coloro i quali, in teoria, sarebbero i loro nemici di classe. D’altronde il padrone, sfruttando venti e passa anni di berlusconismo-anti berlusconismo, ha astutamente portato le classi meno abbienti a credere che, dopotutto, loro sono quelli che si prendono cura di loro. Non i comunisti o la sinistra, la quale invece vuole portare alla fame l’italia e gli italiani difendendo solo gli stranieri e i pervertiti, ( come se leggere la croce,libero, il giornale, non sia una perversione stile bdsm),mentre non si ha nulla da ridire, a parte slogan e lamentele, contro i capitalisti che ti condannano alla precarietà, a un ventennio di dominio del capitale che è stata una sciagura per i popoli, ( quelli colpiti dalle crisi economiche e quelli colpiti dal terrorismo e dalle bombe per la libertàààààà),si preferisce avere un popolino formato da gente gretta, rabbiosa, incapace di formulare pensieri che non siano una serie di squallide invettive.

Un paese con un popolo che parla di eroi, di maggior botte alla diaz. Un paese di viventi morti